Lo sapete perché a Napoli, un uomo che si rivolge ad una donna in maniera sdolcinata, mielosa, servile, si chiama Nacchennella?
Per capire l’origine di questo termine, bisogna tornare indietro nel tempo fino al Settecento, quando era in auge la figura del cavalier servente, un personaggio che accompagnava le nobildonne ovunque, servendole elegantemente in tutto ciò che potesse occorrerle. Questi cavalieri, come confermato anche da Raffaele Bracale, indossavano abiti eleganti ed un monocolo utile a sogguardare le dame. Inoltre, solevano portare lunghe capigliature spartite sulla fronte e portate sul volto a coprire un occhio. Sembrava per questo che avessero un solo occhio. In francese suonava: “n’à q’un oeil”, cioè “un solo occhio”. N’à q’un oeil, letto velocemente, in napoletano diventerà Nacchennella!
Oggi a Napoli si etichettano col termine Nacchennella anche quegli gli uomini che amano intromettersi in discussioni prettamente sviluppatesi tra donne, ma in fin dei conti anche questa altra sfumatura non è altro che una evoluzione delle prerogative del cavalier servente.
E che t’o dic’ a fà!

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