Sono ormai diciotto anni che quotidianamente metto piede in questa stazione ferroviaria. Riannodo il filo dei ricordi per sottolineare un cambiamento tangibile che spazia dalla percezione di sicurezza al design, dai servizi all’offerta commerciale, dall’accessibilità alla puntualità dei treni. Quello che un tempo era considerato dall’immaginario collettivo un luogo ameno, oggi è diventato attrattivo perfino per chi sul treno non dovrà salirci, ma si reca in stazione per il semplice gusto di prendere il caffè o leggere un buon libro.
Napoli è stata infatti inserita al settimo posto della European Railway Station Index 2023, una classifica che prende in considerazione parametri come le biglietterie, il numero di servizi in stazione, le opzioni di accessibilità, i collegamenti di trasporto, il Wi-Fi gratuito, la qualità della copertura e ovviamente il numero dei treni in ritardo. L’analisi comprende inoltre i dati dai rapporti forniti dalle autorità nazionali, le statistiche online, le mappe delle stazioni, gli aggiornamenti in tempo reale, i feed-back dei passeggeri e ricerche elaborate dal Consumer Choice Center.
La stazione di Napoli C.le, in base a questo elenco, si posiziona come prima stazione d’Italia, al di sopra di grandi scali ferroviari europei come quello di Parigi, Madrid e Amsterdam. Classifica che farebbe sorridere perfino il professor Bellavista di decrescenziana memoria visto che Napoli c.le figura nella top ten insieme a città svizzere, tedesche, olandesi, austriache tendenzialmente “stoiche”, culturalmente differenti rispetto ad una città “epicurea” come Napoli.
Non dobbiamo però innamorarci troppo delle classifiche. È notizia di qualche giorno fa che Napoli perde posizioni nella graduatoria sulla qualità della vita, posizionandosi agli ultimi posti. Lista che non tiene conto, ahimè, dell’energia positiva che trasmette il vissuto napoletano; quella sana sensazione di assenza di barriere insormontabili e la consapevolezza che non esistono problemi esenti da soluzioni, basta solo saper immaginare, inventare, creare e talvolta, semplicemente aspettare.
